Emilia e Calabria: più della metà degli elettori resta a casa e non vota

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matteo_renziDi Salvo Barbagallo

Chi rappresenta l’Italia in questo momento (quasi più dello stesso Presidente della Repubblica), il premier Matteo Renzi è felice per la vittoria riportata dal suo partito (il PD) nelle elezioni regionali in Emilia e Calabria, e il primo interrogativo (spontaneo e immediato) è: “Come può essere contento?”.

Gia, come può mostrarsi soddisfatto chi rappresenta il Paese a fronte di un risultato così marcatamente negativo, un risultato che dimostra in maniera incontrovertibile quanto siano stanchi gli italiani della politica e dei politici che li governano? Il dato è sotto gli occhi di tutti e non occorrono analisti di fama per “interpretarlo”: in Emilia Romagna ha votato soltanto il 37,67 per cento della popolazione (!), mentre il Calabria il 44,07 per cento (!!). Come dire, oltre (oltre) metà degli elettori ha scelto di starsene a casa, esprimendo in tal modo e in maniera chiara un rifiuto a tutto ciò che avrebbe dovuto rappresentarli.

A Matteo Renzi e alla cosiddetta Sinistra tutto ciò sta bene e in realtà è più che giusto: se invece di starsene a casa gli elettori avessero deciso di recarsi alle urne, chissà quale indirizzo avrebbe potuto prendere il dissenso e la protesta.

Queste ultime elezioni, hanno sostenuto in molti, non doveva essere considerato un “test” nazionale: un paravento preventivo che nascondeva la paura di un flop per questa o quella compagine. Il “flop” c’è stato, ma come si potrà definire ancora oggi l’Emilia Romagna “regione rossa”, nonostante che la “vittoria” abbia incoronato la Sinistra, mentre avanza esponenzialmente la Lega?

I numeri sono fatti concreti, non costituiscono “opinioni”.

Matteo Renzi continuerà a mantenere il suo sorriso a 360 gradi: tutto gli sta bene, anche (e forse soprattutto) questo risultato: il suo partito ha “conquistato” altre dure regioni, che la gente non vada alle urne poco importa, Anzi: meglio così. Per ora. Ma quando la collettività nazionale nella sua maggioranza (quella che non è andata a votare) comprenderà che questo non è il sistema idoneo per cambiare lo stato delle cose, allora cosa accadrà?

Scandali, corruzione, tasse, disoccupazione e quant’altro c’è allo stato attuale di pericoloso per la sopravvivenza dei più, quale reazione provocheranno? E’ solo questione di tempo, la miccia per far esplodere la “polveriera Italia” è stata accesa. E’ solo questione di tempo e il Paese non potrà essere salvato dal sorriso perennemente stampato sul volto di Matteo Renzi.

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